SCARPE DA RUNNING
Tecnica di Corsa e Scarpe da Running: Come le Calzature Influenzano la Biomeccanica e lo Stile di Corsa
Correre è una delle attività fisiche più naturali per l’essere umano. La sensazione di libertà che si prova nel muoversi a ritmo sostenuto, il battito del cuore che accelera, l’aria che accarezza il viso sono esperienze universali. Eppure, non tutti corrono allo stesso modo. Esistono diverse tecniche di corsa, influenzate non solo dalla fisiologia e dalla forza fisica dell’individuo, ma anche da fattori esterni, come il tipo di terreno su cui si corre, la pendenza della superficie, la velocità e la direzione dei movimenti. Un aspetto cruciale che influisce sulla tecnica di corsa, ma che spesso viene trascurato, è la scelta delle scarpe.
E’ importante sapere che il tipo di scarpa che scegliamo può influenzare direttamente il modo in cui corriamo. Le calzature modificano la nostra postura, la tecnica e il movimento, e questo può avere effetti anche sulla salute di muscoli e articolazioni. In questo articolo vedremo come le scarpe possono cambiare il nostro stile di corsa, spesso anche senza che ce ne accorgiamo.
L’Impatto delle Scarpe sulla Biomeccanica della Corsa
Ogni runner ha il proprio stile di corsa, che può variare in base alla velocità, alla resistenza fisica, e soprattutto all’allenamento. Ma un fattore che influisce pesantemente sulla tecnica di corsa è proprio la tipologia di scarpa che si indossa. Le scarpe da running moderne sono sempre più sofisticate e progettate per massimizzare il comfort, ma queste calzature “massimaliste” stanno modificando la biomeccanica della corsa in modo non sempre positivo.
Le calzature moderne, dotate di un’ammortizzazione spessa e di un supporto elevato, possono alterare il nostro comportamento naturale durante la corsa. Ad esempio, queste scarpe tendono a ridurre l’efficacia dei meccanismi di ammortizzazione naturale del nostro corpo, facendo in modo che il piede non assorba in modo ottimale gli impatti con il suolo. Questo porta il nostro corpo a compensare con movimenti meccanici che, nel tempo, possono generare sovraccarico e stress su articolazioni e muscoli.
Le Scarpe Massimaliste
Correre è un’attività complessa che coinvolge molti movimenti coordinati del corpo, utili a rendere il gesto fluido e a ridurre il rischio di infortuni. Il nostro corpo, per natura, è in grado di correre anche senza scarpe, come dimostrano le persone che praticano la corsa a piedi nudi. Tuttavia, le scarpe da corsa moderne, soprattutto quelle con suole molto ammortizzate, possono modificare questo meccanismo naturale.
Le cosiddette scarpe massimaliste, cioè quelle con molto supporto e ammortizzazione, limitano la capacità del corpo di assorbire gli impatti e di gestire la postura in modo autonomo. Studi scientifici hanno osservato che chi corre con scarpe troppo ammortizzate tende a “battere” il piede con più forza sul terreno, senza rendersene conto. Questo aumenta l’impatto sulle articolazioni e altera la biomeccanica naturale. In pratica, queste scarpe riducono la nostra capacità di adattarci alle irregolarità del terreno, modificando il modo in cui corriamo.
Le scarpe Minimaliste
Le scarpe minimaliste, con una struttura leggera e una bassa ammortizzazione, incoraggiano un maggiore contatto con il suolo e una migliore percezione del terreno. In questo modo, la cadenza della corsa tende a aumentare, portando a una minore lunghezza dei passi, una riduzione dell’appoggio di tallone e una velocità di impatto minore.
Queste scarpe incoraggiano il runner a ridurre il colpo di tallone e ad assumere una postura più eretta, con il corpo che si adatta meglio alle variazioni del terreno. Un altro vantaggio è la riduzione dello stress sulle articolazioni, in particolare quelle di ginocchia, anche e colonna vertebrale. Quando si corre con un modello minimalista, il corpo tende ad attivare meccanismi protettivi naturali, riducendo il rischio di infortuni a lungo termine.
L’Influenza della Cadenza nella Corsa
Un aspetto fondamentale che cambia a seconda del tipo di scarpa è la cadenza della corsa. La cadenza è il numero di passi effettuati per minuto, e ha un impatto diretto sull’efficienza della corsa. Le scarpe massimaliste, con una maggiore ammortizzazione e un supporto più elevato, tendono ad abbassare la cadenza, portando il runner a fare meno passi al minuto, ma con passi più lunghi e un impatto maggiore sul suolo. Questo aumenta il rischio di traumi, in quanto il corpo subisce un maggiore stress ogni volta che il piede tocca terra.
Le scarpe minimaliste, al contrario, incoraggiano una cadenza più elevata, ovvero un numero maggiore di passi più brevi e rapidi. Questo tipo di corsa è meno impattante per le articolazioni, riduce il rischio di lesioni e contribuisce a migliorare l’efficienza energetica. Una maggiore cadenza comporta una riduzione della forza d’impatto, poiché l’effetto di decelerazione viene distribuito su più passi.
Cosa Scegliere?
La scelta delle scarpe da corsa dipende dalle preferenze individuali, dallo stile di corsa e, soprattutto, dal tipo di terreno su cui si corre. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle conseguenze che una calzatura troppo ammortizzata o troppo rigida può avere sulla tecnica di corsa. Le scarpe minimaliste, con la loro ridotta ammortizzazione, possono favorire un miglioramento della biomeccanica della corsa, stimolando movimenti più naturali e proteggendo il corpo da sovraccarichi e lesioni.
D’altra parte, le scarpe massimaliste possono essere utili per i runner che corrono su superfici dure e piatte, ma non sono la scelta ideale per chi pratica corse su terreni irregolari o per chi desidera migliorare la propria tecnica di corsa. Inoltre, la scarpa giusta per ognuno dipende dalla condizione fisica e dalle necessità individuali: una consulenza professionale, magari da parte di un fisioterapista o di un esperto di biomeccanica, può essere utile per trovare il modello più adatto.
Conclusioni: Ascolta il Tuo Corpo
In definitiva, la scelta delle scarpe da corsa ha un impatto enorme sulla biomeccanica del nostro corpo. Mentre le scarpe massimaliste possono offrire un comfort maggiore, il loro utilizzo prolungato può ridurre l’efficacia dei meccanismi di ammortizzazione naturale, causando danni a lungo termine. Le scarpe minimaliste, pur offrendo una minore protezione, incoraggiano un movimento più naturale e un adattamento migliore alle variazioni del terreno.
Come per ogni scelta, la chiave è ascoltare il proprio corpo e comprendere quale tipo di scarpa si adatta meglio alla propria anatomia e al proprio stile di corsa. Che tu stia cercando di migliorare la tua performance o di prevenire infortuni, il consiglio è di fare attenzione alla calzatura che indossi e di considerare attentamente come questa può influenzare la tua corsa.
AUTORE
ROBERTO MONZANI
Fisioterapista OMPT, specializzato in terapia manuale e nella riabilitazione dei disordini muscoloscheletrici