LA SPALLA BLOCCATA

La spalla bloccata, nota anche come frozen shoulder, è un problema che può rendere molto difficile muovere il braccio. È una condizione dolorosa e limitante che colpisce l’articolazione della spalla, riducendone gradualmente la mobilità.

Si tratta di una condizione in cui i tessuti che rivestono l’articolazione della spalla (la capsula articolare) diventano rigidi e si ispessiscono. Questo provoca una sorta di “blocco” interno che limita il movimento e causa dolore, anche senza evidenti segni di infiammazione come gonfiore o arrossamento.

Le cause non sono sempre chiare. In molti casi, la spalla si blocca senza un motivo preciso (si parla infatti di condizione idiopatica). Tuttavia, esistono alcuni fattori di rischio che aumentano la probabilità che il problema si presenti:

• Età e sesso: più comune tra i 40 e i 60 anni, colpisce soprattutto le donne.
• Diabete: fino al 40% delle persone con diabete di tipo 1 può sviluppare la spalla bloccata.
• Traumi o immobilizzazione: una frattura, un intervento chirurgico o un lungo periodo di inattività del braccio possono favorirla.
• Altre malattie: problemi alla tiroide, malattie cardiovascolari o il morbo di Parkinson sono associati a un rischio maggiore.

La spalla bloccata si sviluppa lentamente e attraversa tre fasi:

1. Fase dolorosa (6 settimane – 9 mesi)
   Dolore continuo, soprattutto di notte e durante i movimenti. La mobilità inizia a ridursi.
2. Fase rigida (4 – 12 mesi)
   Il dolore può diminuire, ma i movimenti della spalla sono molto limitati.
3. Fase di recupero (6 mesi – 2 anni)
   La mobilità migliora gradualmente e il dolore si riduce, anche se il recupero può essere lento.

La diagnosi si basa soprattutto su una valutazione clinica: il fisioterapista o il medico analizza il movimento e il dolore della spalla.
A volte si ricorre a esami come ecografia o risonanza magnetica per escludere altre cause, come lesioni ai tendini.

Il trattamento è in genere conservativo, cioè non chirurgico, e si basa su:

• Fisioterapia
  È il trattamento principale. Attraverso esercizi mirati, si lavora per migliorare la mobilità e ridurre la rigidità. Possono essere utili anche massaggi e tecniche manuali.
• Farmaci antinfiammatori (FANS)
  Utili per tenere sotto controllo il dolore.
• Infiltrazioni di corticosteroidi
  In alcuni casi, aiutano a ridurre il dolore e a migliorare i movimenti.
• Terapie fisiche strumentali
  Tecarterapia, laserterapia e ultrasuoni possono aiutare a rilassare i tessuti e diminuire il dolore.
• Chirurgia (solo nei casi gravi)
  Se i trattamenti non funzionano, si può ricorrere a una procedura per liberare l’articolazione, come la manipolazione sotto anestesia o l’artrolisi.

Non sempre, ma ci sono buone abitudini che possono aiutare:

• Mantenere la spalla in movimento, soprattutto dopo traumi o interventi.
• Controllare il diabete, se presente.
• Fare regolarmente esercizi di mobilità, soprattutto dopo i 40 anni.

La spalla bloccata è un disturbo fastidioso, ma con il giusto approccio può essere risolto. La chiave è non ignorare i primi sintomi e affidarsi a professionisti esperti.

Presso MOVERCLINIC, il nostro team di fisioterapisti è a disposizione per costruire un percorso di riabilitazione personalizzato e aiutarti a tornare a muovere la spalla senza dolore.
La tua salute è la nostra priorità!