ADOLESCENTI E ATTIVITA’ FISICA
L’importanza dell’attività fisica per bambini e adolescenti: quanto e come muoversi?
Nel 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme: tra gli adolescenti, si è registrato un calo del 25% nella capacità di resistenza fisica. In un mondo sempre più digitale e sedentario, i giovani devono affrontare nuove sfide per mantenersi attivi. Eppure, l’attività fisica è essenziale per la salute muscoloscheletrica, cardiovascolare e mentale. Promuovere abitudini sane fin da piccoli non è solo importante: è fondamentale.
Il ruolo dell’OMS e la definizione di movimento
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’attività fisica è “qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli che richieda il dispendio di energia”.
Questa definizione, apparentemente semplice, racchiude un concetto molto ampio: include tutte le forme di movimento, dal gioco e dall’esercizio strutturato fino alle attività quotidiane come camminare o salire le scale.
Ma perché l’attività fisica è così importante?
In primo luogo, perché è essenziale per il benessere generale e per la prevenzione delle malattie croniche, come quelle cardiovascolari e metaboliche, che possono iniziare a svilupparsi fin dalla giovane età.
Negli ultimi anni, il nostro stile di vita è cambiato profondamente. Bambini e adolescenti trascorrono sempre più tempo davanti agli schermi e sempre meno all’aria aperta. Questo ha causato un preoccupante calo della resistenza fisica, un elemento fondamentale per mantenersi in salute nel tempo.
Secondo l’OMS, negli adolescenti si è perso circa il 25% di questa capacità.
È chiaro che per invertire questa tendenza servono interventi mirati. È fondamentale promuovere l’attività fisica in modo più incisivo, nelle scuole, nelle famiglie e in tutta la società.
I benefici dell’attività fisica per i giovani
Un bambino attivo è più propenso a mantenere un peso sano e a sviluppare muscoli, ossa e cuore forti. L’attività fisica riduce il rischio di obesità e di malattie metaboliche come il diabete di tipo 2, sempre più frequenti nei giovani.
I vantaggi, però, non sono solo fisici. L’esercizio migliora la concentrazione, le prestazioni scolastiche e il benessere mentale. Stimola la produzione di endorfine, riducendo stress e ansia e favorendo un umore più positivo.
Inoltre, partecipare ad attività sportive aiuta a sviluppare autostima, capacità di lavoro di squadra, gestione delle difficoltà e superamento dei limiti personali.
Anche sul piano dello sviluppo corporeo, il movimento è essenziale: rinforza muscoli, ossa e articolazioni, favorendo una crescita armoniosa e prevenendo futuri problemi muscoloscheletrici.
Quanto movimento è necessario?
Le linee guida dell’OMS consigliano almeno 60 minuti al giorno di attività fisica da moderata a intensa per bambini e adolescenti tra i 5 e i 17 anni.
Questo include giochi all’aperto, corse, salti e altre attività spontanee.
Non conta solo la quantità, ma anche la qualità:
-
Attività aerobica quotidiana (es. corsa, nuoto, bicicletta).
-
Almeno tre volte a settimana, esercizi di rafforzamento muscolare e osseo (es. trazioni, squat, sport di squadra come calcio o pallavolo).
L’allenamento della forza nei più giovani: sicurezza e benefici
Molti credono che il sollevamento pesi sia dannoso per i bambini, ma studi dell’APA (American Academy of Pediatrics) e dell’OMS dimostrano il contrario: se praticato in modo sicuro e supervisionato, è estremamente benefico.
Un programma di allenamento adattato ai bambini:
-
Migliora la forza e la postura.
-
Previene gli infortuni.
-
Favorisce equilibrio e coordinazione.
Naturalmente, l’obiettivo deve essere il divertimento e non il sovraccarico. L’approccio deve essere graduale e sotto la guida di esperti.
La cultura del movimento: l’impegno di MOVERCLINIC
Da MOVERCLINIC, promuoviamo ogni giorno una cultura positiva dell’attività fisica. Crediamo che educare i giovani al movimento non solo prevenga malattie future, ma li aiuti anche a costruire un rapporto sano con il proprio corpo.
Lo sport non deve essere vissuto come un dovere, ma come un’opportunità di crescita, divertimento e miglioramento personale.
L’attività fisica è un diritto, non un obbligo.
Educare oggi significa garantire un futuro di salute, benessere e autostima.
Conclusione
L’attività fisica deve diventare parte integrante della vita quotidiana di ogni bambino e adolescente.
Per riuscirci, famiglie, scuole, comunità e operatori sanitari devono collaborare per creare ambienti stimolanti e accoglienti.
Solo così potremo aiutare le nuove generazioni a crescere forti, sane e consapevoli dell’importanza di prendersi cura del proprio corpo e della propria mente.
AUTORE
ROBERTO MONZANI
Fisioterapista OMPT, specializzato in terapia manuale e nella riabilitazione dei disordini muscoloscheletrici