IL DOLORE CRONICO
Dolore Cronico: Cos’è e Come Affrontarlo
Il dolore è un’esperienza universale: prima o poi, tutti lo proviamo. In genere, è una risposta naturale del nostro corpo a un danno o a una minaccia. Ma quando il dolore non passa può trasformarsi in dolore cronico: una condizione complessa che può avere un impatto profondo sulla vita quotidiana.
Cos’è il Dolore Cronico?
Nel 2020, l’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) ha aggiornato la definizione di dolore per riflettere meglio le nuove conoscenze scientifiche. Oggi sappiamo che il dolore cronico non è solo un sintomo, ma può diventare una malattia a sé stante: una sensazione sgradevole, sia fisica che emotiva, che può persistere anche in assenza di un danno evidente.
Questo tipo di dolore può durare mesi o anni e non segue più il “normale ciclo” di guarigione. In alcuni casi nasce da lesioni o malattie, in altri non ha una causa chiara. Condizioni come la fibromialgia ne sono un esempio: si prova dolore anche se i tessuti sono integri.
Dolore Acuto vs Dolore Cronico
È utile distinguere tra dolore acuto e dolore cronico:
- Dolore acuto: compare all’improvviso, per esempio dopo una caduta o una scottatura. Serve da segnale di allarme e tende a risolversi con la guarigione.
- Dolore cronico: persiste nel tempo, spesso senza una causa visibile, e può peggiorare la qualità della vita, influendo su sonno, umore, lavoro e relazioni sociali.
Una Condizione Riconosciuta a Livello Globale
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il dolore cronico è riconosciuto come una vera e propria patologia. Si stima che oltre il 20% della popolazione mondiale ne soffra, e spesso non basta “curare la causa”: è necessario un approccio più ampio che coinvolga il corpo e la mente.
L’Importanza di un Approccio Multimodale
Gestire il dolore cronico non significa solo eliminare i sintomi. Serve un percorso personalizzato che tenga conto della persona nel suo insieme: corpo, mente e contesto sociale. Questo è il cuore dell’approccio multimodale, sempre più sostenuto dalla ricerca scientifica.
Un trattamento multimodale può includere:
- Terapia manuale: utile per ridurre tensioni e migliorare la mobilità.
- Esercizio terapeutico: fondamentale per recuperare forza e funzionalità.
- Educazione sul dolore: aiuta il paziente a capire cosa sta succedendo nel proprio corpo.
- Supporto psicologico: perché il dolore cronico può essere aggravato da stress, ansia e isolamento.
Il Ruolo Chiave dell’Esercizio Terapeutico
L’attività fisica mirata è uno strumento potentissimo contro il dolore cronico. Non si tratta di “fare sport” in senso generico, ma di movimenti personalizzati, progettati in base alle capacità e agli obiettivi del paziente.
L’esercizio può:
- Ridurre la sensibilità al dolore
- Migliorare l’umore e la qualità del sonno
- Rafforzare muscoli e articolazioni
- Restituire fiducia nel proprio corpo
Il Fisioterapista: Guida e Alleato del Paziente
Il fisioterapista ha un ruolo centrale in questo percorso. Non solo aiuta nella gestione fisica del dolore, ma accompagna il paziente nella comprensione della propria condizione, costruendo un piano terapeutico personalizzato, che integra esercizi, trattamenti manuali ed educazione.
Grazie alla sua formazione, il fisioterapista è in grado di coordinare le diverse strategie terapeutiche e motivare il paziente a partecipare attivamente al proprio recupero.
Conclusioni
Il dolore cronico è una sfida complessa, ma affrontabile. La chiave sta nel capirne la natura e affidarsi a un approccio multidisciplinare: non esiste una soluzione unica, ma un insieme di strumenti che, se ben integrati, possono fare la differenza.
Presso Moverclinic, accompagniamo ogni persona in un percorso individuale e mirato, combinando competenze in fisioterapia, esercizio terapeutico ed educazione per migliorare la qualità della vita e il benessere a lungo termine.
AUTORE
ROBERTO MONZANI
Fisioterapista OMPT, specializzato in terapia manuale e nella riabilitazione dei disordini muscoloscheletrici