LA SCOLIOSI
Un Approfondimento sulla Scoliosi
La scoliosi è una condizione che interessa la colonna vertebrale e che si manifesta con una deviazione anomala della stessa. Sebbene molte persone associno la scoliosi al mal di schiena, è importante chiarire che la scoliosi di per sé non è generalmente dolorosa, e spesso è priva di sintomi. La diagnosi e la gestione della scoliosi richiedono una valutazione accurata da parte di specialisti e fisioterapisti, soprattutto durante l’età adolescenziale, quando la condizione può evolversi rapidamente.
Cos’è la Scoliosi?
La scoliosi è una curvatura laterale anomala della colonna vertebrale, che può assumere la forma di una “C” o di una “S” osservando la colonna da un piano frontale posteriore, ossia guardando il paziente da dietro. A livello anatomico, questa deformazione non si limita a una semplice inclinazione laterale, ma comporta anche una rotazione delle vertebre stesse. Questo movimento di rotazione porta a una vera e propria torsione della colonna, che può essere visibile esternamente.
In molti casi si manifesta in modo silente, senza sintomi evidenti, soprattutto nelle fasi iniziali. Tuttavia, con l’inclinazione del busto in avanti, la curvatura della colonna vertebrale può diventare più evidente, con la formazione di “gibbi”, ovvero sporgenze o irregolarità che si sviluppano lungo il dorso del paziente. Queste sporgenze sono causate dalla curvatura vertebrale e sono facilmente individuabili durante una visita medica o fisioterapica.
Quando Si Manifesta la Scoliosi?
La scoliosi può essere diagnosticata in qualsiasi fase della vita, ma è nell’età adolescenziale che la condizione ha una maggiore incidenza. Infatti, l’adolescenza è un periodo critico per la crescita e lo sviluppo scheletrico, e le anomalie posturali come la scoliosi tendono a manifestarsi e a peggiorare durante questa fase. Sebbene possieda una componente genetica, la scoliosi può anche derivare da altre cause, come disfunzioni neuromuscolari o lesioni traumatiche, sebbene in molti casi resti idiopatica, ossia senza causa apparente. Non è una condizione che si sviluppa improvvisamente, ma la sua progressione è lenta, e ciò la rende particolarmente difficile da individuare senza un’accurata valutazione medica. Per questo motivo, i controlli regolari durante l’adolescenza, in particolare tra gli 11 e i 14 anni, sono fondamentali per monitorare eventuali alterazioni posturali e intercettare la scoliosi precocemente.
Scoliosi e Mal di Schiena: Facciamo Chiarezza
Uno dei falsi miti più diffusi è che la scoliosi causi automaticamente mal di schiena. In realtà, non esiste un legame diretto tra scoliosi e lombalgia. La scoliosi è una deviazione strutturale della colonna vertebrale che, nella maggior parte dei casi, non provoca dolore e può rimanere asintomatica per tutta la vita.
Molte persone con scoliosi si preoccupano per il mal di schiena, pensando che la curvatura sia la causa del loro dolore. Tuttavia, le ricerche scientifiche dimostrano che la presenza di scoliosi non implica necessariamente l’insorgenza di dolore: si può avere mal di schiena senza scoliosi, o scoliosi senza alcun sintomo doloroso.
Quando il dolore è presente, spesso è legato a tensioni muscolari, posture scorrette o altre disfunzioni biomeccaniche, più che alla scoliosi in sé. In questi casi, la fisioterapia può essere molto efficace nel trattare i sintomi, migliorare la mobilità e ridurre il dolore, senza dover necessariamente modificare la curvatura della colonna vertebrale. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita, non “raddrizzare” la schiena a tutti i costi.
Cosa Succede con la Scoliosi in Età Adulta?
Una volta che la crescita è terminata, la scoliosi non può essere corretta in modo significativo, specialmente se la curvatura è già ben consolidata. Tuttavia, è possibile gestirne i sintomi attraverso il trattamento fisioterapico, che aiuta a migliorare la postura, alleviare il dolore muscolare e migliorare la mobilità.
La fisioterapia è particolarmente efficace per trattare i disturbi muscoloscheletrici che possono manifestarsi come conseguenza della scoliosi, come tensioni o contratture muscolari. Tecniche come la terapia manuale, gli esercizi posturali e le strategie di rafforzamento muscolare possono ridurre significativamente i sintomi associati, migliorando il comfort e la funzionalità.
In età adulta, quindi, la scoliosi non deve essere vista come una condizione da temere, ma come una parte del processo fisiologico che può essere gestita in modo adeguato con un trattamento mirato.
La Scoliosi e la Visita Fisioterapica
La valutazione fisioterapica della scoliosi si concentra sull’analisi della postura e del movimento del paziente. Durante la visita, il fisioterapista osserva attentamente la colonna vertebrale del paziente, alla ricerca di deviazioni, torsioni o inclinazioni. Vengono eseguiti anche dei test specifici per valutare la mobilità della colonna e la presenza di eventuali disfunzioni muscoloscheletriche correlate.
Se necessario, il fisioterapista può suggerire esercizi terapeutici personalizzati per migliorare la postura, rinforzare i muscoli del core e aumentare la flessibilità della colonna vertebrale. In alcuni casi, può essere consigliata una terapia manuale o l’utilizzo di tecniche di rilascio miofasciale per alleviare il dolore muscolare o la tensione.
Conclusioni
La scoliosi non è una condizione da sottovalutare, ma va compresa nel suo contesto e gestita in modo appropriato. Sebbene non sia generalmente dolorosa, è importante monitorare la sua evoluzione, specialmente durante l’adolescenza. L’intervento tempestivo di specialisti e fisioterapisti può aiutare a gestire la scoliosi in modo efficace, migliorando la qualità della vita del paziente senza necessariamente dover correggere la curvatura vertebrale.
In definitiva, la scoliosi non deve essere vista come una condizione da temere, ma come una parte della fisiologia del corpo umano che può essere trattata con successo grazie a una gestione fisioterapica mirata.
AUTORE
ROBERTO MONZANI
Fisioterapista OMPT, specializzato in terapia manuale e nella riabilitazione dei disordini muscoloscheletrici